L’Adunanza Plenaria è stata investita del nodo interpretativo sulle falsità, omissioni, reticenze e “mezze verità” nelle dichiarazioni di gara (Consiglio di Stato, sezione V, 9 aprile 2020, n. 2332)
La Quinta Sezione del Consiglio di Stato rimette all’Adunanza plenaria l’interpretazione dell’art. 80, comma 5, del d. lgs. n. 50 del 2016 in tema di dichiarazioni, rese per la partecipazione alle procedure di evidenza pubblica, relative a gravi illeciti professionali tali da rendere dubbia l’affidabilità dell’impresa.
Il Consiglio di Stato ha evidenziato, con riferimento al dato testuale della disposizione vigente ratione temporis, i contrapposti interessi che vengono in rilievo nell’applicazione della disciplina degli obblighi dichiarativi delle imprese e la necessità, ai fini della applicazione della stessa, di sciogliere la questione degli effetti della dichiarazione rispetto al suo contenuto (di informazioni false, fuorvianti o semplicemente omesse).