Legge 26 novembre 2021, n. 206, pubblicata sulla G.U. 9 dicembre 2021, n. 292, riforma le Alternative Dispute Resolution (in breve ADR)
La Legge 26 novembre 2021, n. 206, pubblicata sulla G.U. 9 dicembre 2021, n. 292, riforma le Alternative Dispute Resolution (in breve ADR) in un’ottica di unificazione, incentivo e potenziamento dedicando i commi 4 e 15 dell’art. 1.
criteri per la modifica della mediazione e della negoziazione assistita tramite:
a) l’adozione di un testo unico
Nell’esercizio della delega i d.lgs. attuativi dovranno armonizzare la normativa delle ADR e raccogliere le discipline, eccetto l’arbitrato, in un Testo Unico degli Strumenti Complementari alla giurisdizione (cd. TUSC).
b) l’incentivo alla mediazione e alla negoziazione assistita
La Legge individua i principi per promuovere dette procedure tramite, soprattutto tramite il riordino e la semplificazione degli incentivi fiscali, tra cui:
– incremento dell’esenzione dell’imposta di registro ex art. 17, c. 3, d.lgs. n. 28/2010;
– semplificazione della procedura per la determinazione del credito d’imposta ex art. 20, d.lgs. n. 28/2010;
– riconoscimento di un credito d’imposta pari al compenso dell’avvocato che assiste la parte nella mediazione nei limiti dei parametri professionali;
– riconoscimento di un credito d’imposta pari al contributo unificato qualora il giudizio risulti estinto a seguito dell’accordo di mediazione;
– l’estensione del gratuito patrocinio;
c) Il potenziamento della formazione e dell’aggiornamento dei mediatori.
La Legge si pone molteplici obiettivi, tra cui: revisionare la disciplina sulla formazione e sull’aggiornamento dei mediatori e dei criteri di idoneità per l’accreditamento dei formatori e riformare i criteri indicatori dei requisiti di serietà ed efficienza degli enti e le modalità della loro documentazione per l’iscrizione nel registro.