Aggiornamento del Bando tipo n. 1 – 2021 (delibera ANAC n. 154 del 16 marzo 2022)
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 91 del 19 aprile 2022 il testo della delibera ANAC n. 154, approvata lo scorso 16 marzo, recante “schema di disciplinare di gara per procedura aperta telematica per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra soglia comunitaria con il criterio dell’offerta economicamente più̀ vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità̀/prezzo”.
Con tale delibera, l’ANAC ha approvato l’aggiornamento del Bando tipo n. 1-2021 e della relativa nota illustrativa alle norme previste dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento delle pari opportunità, del 7 dicembre 2021 ed a quelle introdotte dal Decreto Sostegni ter, inserendo le misure sulle pari opportunità, sull’inclusione lavorativa delle persone con disabilità e le clausole di revisione dei prezzi.
In particolare, tra gli aggiornamenti, introdotti dall’Autorità Anticorruzione, nel Bando tipo, rientra:
– in attuazione delle misure sulle pari opportunità di genere e generazionali, l’obbligo a carico dell’operatore economico di riservare, all’occupazione giovanile ed a quella femminile, una quota pari o superiore al trenta per cento delle assunzioni necessarie per l’esecuzione del contratto o per la realizzazione di attività ad esso connesse o strumentali. Nel caso in cui la quota riservata dovesse essere inferiore al trenta per cento, le stazioni appaltanti avranno l’onere di motivare le ragioni che abbiano portato a tale deroga;
– per quanto riguarda l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, l’introduzione di una clausola, secondo cui il mancato rispetto, al momento della presentazione dell’offerta, degli obblighi in materia di lavoro delle persone con disabilità di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, oltre che ai sensi dell’art. 80, comma 5, lettera i), del D.lgs. n. 50 del 2016, costituisce una causa di esclusione degli operatori economici dalla procedura di gara;
– la clausola di revisione dei prezzi, che diventa obbligatoria “fino al 31 dicembre 2023 per i contratti pubblici, i cui bandi o avvisi siano pubblicati successivamente alla data di entrata in vigore del decreto-legge, nonché, in caso di contratti senza pubblicazione di bandi o di avvisi, qualora l’invio degli inviti a presentare le offerte sia effettuato successivamente alla data di entrata in vigore del decreto medesimo”.